mercoledì 30 novembre 2011

Non chiedere perché: una luce nel buio della guerra

Nell’ultima opera letteraria del giornalista napoletano Franco Di Mare si parla soprattutto di guerra, nonché delle conseguenze e delle reazioni di chi l’ha vissuta. Edito da Rizzoli (euro 18), Non chiedere perché approfondisce le vicende accadute nell’ex Jugoslavia: si susseguono pagine piene di sgomento, con storie di cecchini che colpiscono inermi cittadini e quelle di bambini di un istituto per orfani.
Nel mezzo di questo terribile deserto dell’anima si apre, però, uno spiraglio di luce. Marco, il protagonista del libro, un giornalista, visitando l’orfanotrofio conosce Malina, una bimba di soli 8 mesi. Prendendo la piccola tra le sue braccia riesce a provare delle sensazioni nuove, indescrivibili, quasi paterne, tanto da chiedere in seguito l’affido della piccola.
Nella seconda parte del volume si snodano le difficili vicende che porteranno Malina ad espatriare. Con l’aiuto della collega Karen e di tante altri comprimari, il protagonista riesce a trasmettere in noi un sentimento puro di amore paterno mai provato fino ad ora. L’autore ci informa, inoltre, che ciò che è stato scritto è riferito ad una storia vera, che termina con l’attesa partenza in aereo di Malina per Roma, finalmente lontana dalla guerra e dalle sue tragiche conseguenze.
Il libro è pervaso da una forte vena poetica, da una sottile malinconia che pian piano giunge nell’animo del lettore e lo rende partecipe del racconto come in prima persona, ma nello stesso tempo riesce a comunicare i buoni sentimenti attraverso delle azioni favorevoli a persone indifese.
http://www.lottimista.com/2011/11/22/non-chiedere-perche-una-luce-nel-buio-della-guerra/

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